ARRIVA LA PET THERAPY IN REPARTO

Abbiamo messo a segno un altro importante progetto, “Guarire giocando con gli animali”, per aiutare i bambini ricoverati ad affrontare più serenamente un’esperienza così delicata come la malattia.

Piuma e Soia, rispettivamente un setter inglese ed un chinese crested dog, entrambi femmine, sono i nuovi amici dei bambini in reparto che, tutte le settimane, terranno loro compagnia condotti da Valentina Chiarelli, esperto addestratore di cani ed operatore abilitato per la pet therapy.

Sono arrivati in pediatria ed hanno subito creato un clima famigliare. I bambini erano dapprima incuriositi, poi si sono avvicinati. Anche quelli più timorosi hanno superato la paura e hanno dato ai cani da mangiare, con tanto di cucchiaino e bavaglio, li hanno spazzolati e li hanno fatti giocare. Alla fine l’entusiasmo di genitori e bambini era davvero tanto.

Quello dell’Attività Assistita con Animali in Pediatria è un progetto che abbiamo fortemente voluto e promosso.

L’ospedale è, per il bambino, come un bosco sconosciuto e potenzialmente minaccioso, nel quale il piccolo rischia di perdersi. Quando viene ricoverato, infatti, l’intera esistenza del piccolo è stravolta e tutte le attività quotidiane, come, giocare con i compagni o andare a scuola, così come le relazioni, vengono bruscamente interrotte. Affinchè il bambino non provi un senso di smarrimento, che potrebbe essere traumatico, e ritrovi i punti di riferimento della normalità, è importante creare un ambiente il più possibile simile alla realtà di tutti i giorni. Il cane rappresenta proprio questo: fuori dal reparto, è per molti bambini l’amico fedele, per altri è il cucciolo del coetaneo da accarezzare, in ogni caso è l’animale che tutti, in un modo o nell’altro, avvicinano. Il cane fa parte dell’immaginario infantile e spesso è il protagonista indiscusso di storie, fiabe o cartoni animati. E’ l’elemento che riporta al concetto della casa, della famiglia, delle abitudini, ossia tutto ciò che il bimbo ha dovuto lasciare e che, anche in reparto, deve ritrovare.

I bambini sono attratti istintivamente dagli animali, con i quali hanno un rapporto basato su naturalezza e spontaneità. Entrare in contatto con l’animale tramite carezze, spiegando al bambino come anche il cane riesca a rilassarsi grazie al suo intervento, porta al rilassamento anche del piccolo.

Si ottiene, quindi, un beneficio sull’autostima ed un effetto calmante, strumenti utili nell’aiutare il bambino ad affrontare un periodo stressante come il ricovero in ospedale.

Le attività assistite con gli animali permettono, inoltre, di lavorare su alcuni aspetti come il prendersi cura e il senso di responsabilità verso un altro essere vivente, diventando così anche un’occasione educativa. Offrono, infatti, infiniti spunti per sviluppare e trasmettere quei contenuti didattici che esplorano il linguaggio animale ed in particolare le modalità di comunicazione del cane, le sue necessità, le sue abitudini di vita, la sua capacità di relazionarsi con l’uomo.

Siamo partiti con questo progetto dalla Pediatria di Varese, per poi iniziare anche nelle Pediatrie di Cittiglio e Tradate.