Una telecamera alla Ginecologia

E’ un bel regalo di Natale, del valore di 49.000 euro, quello che abbiamo voluto fare alla Ginecologia dell’Ospedale del Ponte, diretta dal prof. Fabio Ghezzi: una telecamera di ultima generazione per la chirurgia laparoscopica. Una donazione che è stata possibile grazie alla generosità di tante persone che costantemente contribuiscono ai nostri progetti. Questa, in particolare, è dedicata a Martina, una bellissima giovane donna che, tre anni fa, a 23 anni, è volata in cielo per un tumore, lasciando nello sconforto più grande i suoi familiari. Alla ricerca di un senso, difficile da trovare nella perdita di una figlia, papà Francesco ha voluto dare vita al Memorial Martina Carà, un torneo di pallavolo, sport che Martina praticava, tiene ogni anno, in coincidenza del compleanno di Martina. Sono oltre 1000 gli interventi maggiori eseguiti presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia al Del Ponte nel 2020 e di questi 206 sono stati effettuati dall’inizio di Ottobre, quando la nostra città è stata travolta dalla seconda ondata della pandemia da coronavirus. La stragrande maggioranza di queste procedure è stata eseguita con tecniche endoscopiche all’avanguardia, per le quali il reparto diretto dal Prof. Fabio Ghezzi ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è diventato un riferimento per la formazione di medici provenienti da tutta Italia e dall’estero. “Per poter mantenere e migliorare i risultati ottenuti – afferma Ghezzi – è necessario poter utilizzare le più innovative tecnologie disponibili oggi. La telecamera per laparoscopia donata dal Ponte del Sorriso Onlus rappresenta la punta di diamante delle già sofisticate tecnologie che quotidianamente abbiamo a disposizione nelle nostre sale operatorie”. Lo strumento donato unisce le tecnologie 3D e 4K con l’imaging in fluorescenza, permettendo al chirurgo di lavorare basandosi su informazioni di altissimo livello qualitativo. In pratica, viene iniettata direttamente nel tumore o per via endovenosa una sostanza fluorescente (verde di indocianina) che permette di identificare le vie di diffusione del tumore, visualizzandole in tempo reale come immagini in fluorescenza sovrapposte ad immagini anatomiche in luce bianca ad alta risoluzione. Inoltre, la medesima tecnologia consente di verificare la vascolarizzazione residua degli organi che sono stati operati. Questo permette una maggior precisione nella dissezione anatomica dei linfonodi e delle rispettive vie linfatiche durante gli interventi di chirurgia endoscopica mini-invasiva e consente di valutare la corretta vascolarizzazione in caso di asportazione di tratti di intestino o di uretere. “Si tratta di una tecnologia molto all’avanguardia, ma anche molto costosa – chiosa il Prof. Ghezzi – che grazie alla benevolenza della fondazione Il Ponte del Sorriso e alla generosità dei suoi benefattori ci permetterà di offrire cure ancora più mirate, accurate e sicure alle pazienti che si rivolgeranno al nostro ospedale. Ricordo che questo nuovo strumento si integra con la tecnologia attualmente in uso, anch’essa donata nel 2015 dal Ponte del Sorriso”.